La Brigata Aeromobile all’APT I 2017
Oggi, venerdì 16 giugno 2017, si è conclusa presso l’Aeroporto di Casarsa della Delizia (PN), l’esercitazione denominata Airmobile Permanent Training I 2017 (APT I), che ha consentito alla Brigata Aeromobile “Friuli” di certificare operativamente i Task Group aeromobili in approntamento e di prossimo impiego nei Teatri Operativi afghano e iracheno attraverso la condotta di attività addestrative continuative diurne e notturne in un contesto realistico di varia complessità.
L’esercitazione, che per due settimane ha visto impiegati circa 600 uomini e donne, 18 elicotteri e differenti sistemi in dotazione all’Esercito Italiano, da quelli per il comando e controllo, al targeting, al force tracking e contraerei, si è svolta in varie località del nord Italia sotto la direzione del Comandante della Brigata Aeromobile “Friuli”, Generale di Brigata Salvatore ANNIGLIATO a conclusione di un continuum addestrativo durato circa quattro mesi. In tale periodo sono state testate e validate le attuali tecniche, tattiche e procedure operative per la pianificazione e condotta di diverse missioni aeromobili focalizzate principalmente all’impiego congiunto e sincronizzato di capacità operative espresse dalla sinergia tra assetti del 66° Reggimento Fanteria Aeromobile “Trieste” e gli elicotteri multiruolo NH-90 e da esplorazione e scorta A-129 Mangusta del 7° Reggimento AVES “Vega” e del 5° Reggimento AVES “Rigel”. All’esercitazione hanno preso parte anche alcune unità della Brigata Rista-EW, del 187° Reggimento Paracadutisti “Folgore”, 1° Reggimento AVES “Antares”, 3° Reggimento REOS “Aldebaran”, 232° Reggimento Trasmissioni, 121° Reggimento a. c/a “Ravenna”, RCST “Friuli”, 28° Reggimento “Pavia” e 6° Reggimento Logistico di Supporto Generale.
Al termine delle intense attività condotte, che hanno visto tutto il personale operare sotto stress e in condizioni di emergenza, piena soddisfazione è stata espressa dal Comandante della Brigata Aeromobile per lo sforzo profuso da ogni militare, per l’alto livello di addestramento, la piena integrazione e l’alta conoscenza dottrinale raggiunta che, nell’insieme, hanno permesso di validare gli assetti approntati.
Reportage di Claudio Toselli